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L’assessore Baldelli evidenzia l’impegno del governo e della Regione Marche nell’aumentare le risorse per sanità, infrastrutture e trasporti, garantendo così maggior tutela ai piccoli centri.
La nuova Strategia nazionale per le aree interne (Snai) punta a invertire la tendenza allo spopolamento dei territori meno urbanizzati, offrendo servizi adeguati e rafforzando i diritti dei cittadini. Nelle Marche, la Regione ha già stanziato oltre 120 milioni di euro per supportare i Comuni, con l’obiettivo di garantire sanità, infrastrutture e trasporti efficienti.
Secondo l’assessore regionale alle infrastrutture Francesco Baldelli, la pressione sulle zone costiere delle Marche è il risultato di politiche inadeguate che hanno penalizzato le aree interne. La nuova strategia riconosce che la carenza di servizi non è la causa, ma la conseguenza dello spopolamento. Per questo, il piano prevede un potenziamento delle strutture ospedaliere, delle scuole e della rete di trasporto, con l’obiettivo di rendere effettivo il diritto costituzionale alla cittadinanza.
Un approccio innovativo per sanità e infrastrutture
Rispetto alle strategie precedenti, il nuovo piano segna un cambio di prospettiva. In passato, gli ospedali delle aree interne erano considerati troppo costosi e destinati alla chiusura. Oggi, invece, si punta a garantire e rafforzare la loro presenza, in linea con quanto la Regione ha già iniziato a fare dal mandato del presidente Francesco Acquaroli. Oltre al settore sanitario, la Regione sta investendo in trasporti, sicurezza e digitalizzazione, per migliorare la qualità della vita nei piccoli centri.
Fondi regionali per compensare i tagli ai piccoli Comuni
Nonostante la nuova strategia governativa, permangono alcune criticità legate ai tagli ai fondi per i piccoli Comuni. Tuttavia, la Regione Marche ha adottato misure per compensare queste riduzioni, con un sostegno finanziario significativo: solo i bandi dell’assessorato hanno erogato oltre 120 milioni di euro. A questi si aggiungono investimenti strutturali come la Pedemontana, con lavori per oltre un miliardo di euro, e i 100 milioni stanziati per la legge sui borghi. Anche le infrastrutture digitali sono al centro degli interventi, con l’obiettivo di colmare il divario tecnologico tra le diverse aree del territorio.
Strategie per il futuro
La Regione sta portando avanti un piano di sviluppo a medio e lungo termine, volto a creare nuove opportunità per i giovani e le famiglie che vogliono continuare a vivere nei propri luoghi di origine. Gli investimenti in sanità, trasporti e infrastrutture rappresentano un modello sostenibile per contrastare lo spopolamento, migliorare l’occupazione e attrarre nuovi residenti.
Alcuni Comuni hanno introdotto incentivi per favorire il ripopolamento dei borghi, ma secondo la Regione queste misure devono essere accompagnate da investimenti strutturali, in modo da garantire gli stessi servizi disponibili nei grandi centri. Solo attraverso interventi coordinati sarà possibile riequilibrare il tessuto sociale ed economico delle Marche, rafforzando il ruolo delle aree interne nel panorama regionale.