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Approvato il progetto per la variante di Mercatello: quattro chilometri in bypass alla SS 73-bis
Un nuovo passo avanti per il completamento dell’itinerario europeo E78, che collega Fano a Grosseto. La giunta regionale delle Marche ha dato il via libera all’intesa tra il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e il commissario straordinario per i lavori sulla Fano-Grosseto, Lamberto Nicola Nibbi, relativa al lotto 4, ovvero la variante di Mercatello sul Metauro, in provincia di Pesaro e Urbino.
Il tratto in questione riguarda quattro chilometri in variante alla Strada Statale 73-bis di Bocca Trabaria, tra Mercatello ovest e Mercatello est. Si tratta di un adeguamento a due corsie (strada di tipo C1, extraurbana secondaria), con la previsione di un successivo ampliamento a quattro corsie (extraurbana principale), secondo quanto già richiesto dalla Regione durante le conferenze di servizi, basandosi sia su studi interni che su analisi condotte da Anas.
Il valore complessivo dell’investimento è di 139,33 milioni di euro.
Il tracciato bypasserà l’abitato di Mercatello, consentendo così di deviare il traffico leggero e pesante diretto al traforo della Guinza. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Francesco Baldelli, ha ricordato come i lavori già in corso sui lotti 2 e 3 (il traforo e il tratto fino a Mercatello ovest) siano ora affiancati dallo sblocco del lotto 4, proseguendo così verso Sant’Angelo in Vado.
Il lotto 4 rappresenta, secondo la giunta regionale, un passaggio fondamentale: diventando cantierabile, potrà essere inserito nel prossimo contratto di programma MIT-Anas come opera di immediata eseguibilità, aprendo così alla fase di finanziamento.
La Regione guarda ora al prossimo obiettivo: il lotto 10, che interessa il tratto da Canavaccio a Fermignano, mentre si avviano al completamento le progettazioni degli altri lotti che compongono l’intero asse viario.
Con questo sviluppo, si conferma la strategia regionale volta a superare le lunghe attese legate alla cosiddetta “eterna incompiuta” della E78, un’infrastruttura attesa da decenni e ritenuta cruciale per il collegamento e la crescita dei territori di Marche, Umbria e Toscana.