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Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato all’unanimità il parere positivo per il passaggio delle strade Apecchiese e Arceviese sotto la competenza dell’Anas. Si tratta di un passo fondamentale per migliorare la gestione e la manutenzione di due arterie strategiche per il Centro Italia, come evidenziato dall’assessore regionale alle infrastrutture Francesco Baldelli.
La decisione riguarda in particolare l’Apecchiese, che collega Acqualagna, Apecchio e Città di Castello, e l’Arceviese, che attraversa diverse località delle Marche. Questo risultato è frutto del lavoro della Giunta Acquaroli, che fin dal suo insediamento aveva inserito l’obiettivo tra le priorità infrastrutturali. Il passaggio all’Anas rappresenta un’importante evoluzione per queste strade, che diventeranno a tutti gli effetti arterie di rilevanza nazionale.
Fine dei passaggi di competenze e vantaggi nel lungo periodo
Secondo quanto dichiarato, il passaggio all’Anas pone fine ai numerosi cambi di competenze tra enti locali, che in passato hanno spesso ostacolato interventi di manutenzione e messa in sicurezza. L’assessore Baldelli ha sottolineato come questa nuova gestione statale permetterà di programmare interventi più strutturati e a lungo termine, garantendo maggiore efficienza e stabilità.
Negli ultimi quattro anni, la Regione Marche si è comunque occupata della manutenzione ordinaria delle due strade, ma la nuova competenza statale consentirà di procedere con progetti di ammodernamento e potenziamento della sicurezza, fondamentali per infrastrutture di questo calibro.
Plauso da parte delle autorità locali
Anche il consigliere regionale Giacomo Rossi ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto. Il parere positivo da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, organismo centrale per le grandi opere infrastrutturali italiane, rappresenta infatti una garanzia per il futuro di queste strade, che vedranno finalmente riconosciuta la loro importanza strategica per i collegamenti regionali e interregionali.
Con questa decisione si apre una nuova fase per le infrastrutture viarie del Centro Italia, migliorando la connettività e favorendo lo sviluppo dei territori coinvolti.