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Il Commissario Guido Castelli ha presentato il piano di recupero per le scuole delle Marche, duramente colpite dal sisma del 2016.
Grazie a un investimento complessivo di 720 milioni di euro, ottenuti durante il suo mandato come assessore regionale, il piano si propone di ristrutturare le 225 scuole danneggiate. Le risorse sono ora disponibili, e il piano ha ricevuto un’importante accelerazione grazie all’introduzione degli Accordi Quadro nell’Ordinanza Speciale in deroga 31, che permettono di utilizzare elenchi di operatori economici già vagliati dall’ANAC.
Un elemento fondamentale per la ripresa delle attività scolastiche è stato lo sblocco degli Accordi Quadro, che hanno consentito di avviare il 80% delle scuole interessate dalla progettazione o dai lavori. Castelli sottolinea che la ricostruzione non si limita agli aspetti materiali degli edifici, ma deve anche garantire la continuità educativa, specialmente nei comuni montani, dove la scuola rappresenta un punto di riferimento fondamentale.
Una decisione chiave per il sostegno alla scuola nelle aree colpite è stata l’introduzione della deroga per il numero minimo di alunni per classe, estesa fino al 2029. Questa misura è stata adottata in risposta alle modifiche demografiche temporanee derivanti dalla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto, mirando a mantenere la funzionalità educativa, anche in contesti caratterizzati da una popolazione scolastica più ridotta.
Castelli ha anche evidenziato il supporto cruciale dei privati e delle organizzazioni del Terzo Settore, tra cui la Andrea Bocelli Foundation, che ha contribuito direttamente alla ricostruzione delle scuole, progettate per essere sicure e moderne, in linea con le necessità delle comunità locali.
I numeri dell’intervento sono significativi: nella provincia di Ancona, sono stati finanziati dieci progetti per un totale di 30,3 milioni di euro. Ascoli Piceno ha beneficiato di 71 progetti per un investimento complessivo di 165,5 milioni di euro. Fermo ha registrato 37 interventi, con un investimento totale di 122,9 milioni di euro. La provincia di Macerata, con il maggior numero di interventi, ha visto il finanziamento di 103 progetti, per un totale di 386,5 milioni di euro. Infine, nella provincia di Pesaro e Urbino, sono stati finanziati quattro progetti, per un totale di 15 milioni di euro.
Il ruolo centrale della scuola nel processo di ricostruzione è stato ribadito anche dalla direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Donatella D’Amico, che ha sottolineato come la scuola, in queste zone, non sia solo un luogo di apprendimento, ma un pilastro fondamentale per la ricostruzione sociale e culturale delle comunità. La scuola offre supporto psicologico, contribuisce a recuperare la normalità quotidiana e a costruire un futuro più sicuro per le nuove generazioni, attraverso progetti che promuovono la memoria storica, la cultura della sicurezza e la resilienza.
In sintesi, il piano di recupero delle scuole marchigiane, che combina risorse pubbliche, private e il contributo del Terzo Settore, rappresenta un elemento fondamentale per il rilancio e la sostenibilità delle comunità colpite dal terremoto del 2016, garantendo anche un’evoluzione positiva nel panorama educativo della regione.