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Il porto di Ravenna accelera con un investimento di 5 miliardi.Rafforzati gli scali marchigiani con oltre 700milioni entro il 2026.
Il porto di Ravenna ha recentemente annunciato un investimento di 5 miliardi di euro, con l’obiettivo di trasformarsi in un hub per le grandi navi. Questo progetto ambizioso si propone di ampliare significativamente le capacità infrastrutturali del porto, rendendolo un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale. Ravenna mira, pertanto, a diventare uno snodo cruciale per il traffico marittimo, soprattutto nel settore delle grandi imbarcazioni, sfidando direttamente i porti dell’Adriatico centrale.
Di fronte a questo scenario, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, guidata da Vincenzo Garofalo, ha espresso fiducia nelle proprie strategie di sviluppo. L’Autorità non teme la concorrenza di Ravenna, sottolineando come il focus principale sia avere uno scalo sempre più all’avanguardia.
In particolare, gli scali marchigiani saranno al centro di un programma di investimenti che impiegherà 767,44 milioni di euro, di cui 125 per le infrastrutture portuali, per il triennio 2024-2026. Tra i progetti anconetani più rilevanti figurano il potenziamento della darsena commerciale con un investimento di 30,8 milioni di euro e il prolungamento della banchina 27 con 37 milioni di euro. A San Benedetto del Tronto, un’importante opera di riqualificazione dell’accesso alla darsena turistica vedrà l’impiego di 900 mila euro, mentre a Pesaro si investiranno 3 milioni per la manutenzione straordinaria della banchina G.
L’importanza di questi investimenti risiede nella necessità di mantenere competitivi i porti marchigiani nel contesto di una crescente concorrenza nel bacino adriatico. Sebbene Ravenna punti a diventare un hub di rilievo, l’Autorità del Mare Adriatico Centrale crede che il potenziamento delle proprie infrastrutture, insieme a una visione strategica orientata alla sostenibilità e all’innovazione, possa garantire una crescita solida e duratura per i porti della regione.
In conclusione, la sfida tra i porti dell’Adriatico è appena cominciata, ma la strategia di sviluppo portuale del Centro Italia appare chiara e determinata a non cedere il passo, investendo in infrastrutture e servizi per rimanere sempre competitivi.
Fonte foto: porto.ancona.it