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L’inaugurazione dell’uscita nord di Castelraimondo sulla Pedemontana delle Marche è imminente. Questa importante notizia è stata riferita dall’Assessore regionale alle Infrastrutture, Francesco Baldelli, durante un sopralluogo al cantiere della Quadrilatero. “La nuova strada migliorerà significativamente la vita in queste aree, offrendo un collegamento rapido anche agli ospedali, come quello di Fabriano, e trasformando il concetto di sviluppo per queste comunità grazie a un’infrastruttura stradale moderna e efficiente“, ha sottolineato l’Assessore Baldelli.
Il segmento appena ultimato, che si estende per 8,4 km da Matelica Sud fino a Castelraimondo Nord, include due nuove gallerie, una di 1,5 km e l’altra di 900 metri. La carreggiata della strada ha una larghezza di 10,5 metri, con quattro intersezioni importanti: Matelica Nord – Zona Industriale, Matelica Ovest, Matelica Sud e Castelraimondo Nord.
L’Assessore ha messo in evidenza che questa infrastruttura è cruciale per il Piano Mattei, che mira a collegare le Marche lungo un percorso che va dalla città di Ascoli Piceno fino a Urbino. Questo progetto è fondamentale per lo sviluppo economico, per il rafforzamento dei borghi tramite il turismo e per garantire una migliore connessione con le principali arterie stradali della regione.
All’evento hanno partecipato il consigliere regionale Renzo Marinelli e il sindaco di Castelraimondo, Patrizio Leonelli. Marinelli ha enfatizzato il valore dell’opera per il rilancio industriale e turistico, mentre Leonelli ha messo in luce l’importanza della strada per superare l’isolamento storico dei territori interni.
Infine, Baldelli ha inviato un augurio al sindaco di Matelica, Massimo Baldini, recentemente coinvolto in un incidente, evidenziando il suo impegno nello sviluppo della zona.
Il nuovo tratto stradale, che verrà aperto a breve, fa parte di un progetto più ampio che comprende altri due segmenti: da Castelraimondo Nord a Castelraimondo Sud e da Castelraimondo Sud a Muccia. Questi ulteriori 16 km di strada sono attualmente oggetto di indagini archeologiche a seguito del ritrovamento di manufatti romani di valore.
Fonte foto: Ufficio Stampa – Regione Marche