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In quattro anni oltre 15.000 passeggeri per la Subappennina Italica: la linea dismessa torna a generare valore economico
Il progetto Binari senza tempo della Fondazione Fs ha riportato in attività dieci tratte ferroviarie storiche in Italia, tra cui la linea Fabriano-Pergola, nelle Marche. Si tratta di un percorso di 31 chilometri a doppio binario, costruito tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, che si snoda tra le province di Ancona e Pesaro e Urbino, lungo la valle del Cesano.
Dal 2021 al primo semestre del 2025, con un’interruzione parziale tra il 2022 e il 2023 dovuta all’alluvione, la linea ha ospitato 48 corse turistiche, ognuna con una capienza di 330 passeggeri, accompagnatori compresi. In totale, oltre 15.000 persone hanno viaggiato a bordo della cosiddetta Subappennina Italica, alimentata da locomotiva diesel e carrozze storiche “centoporte” degli anni Trenta.
Secondo Francesco Baldelli, assessore regionale alle Infrastrutture, la tratta era in precedenza considerata un “ramo secco”, ma i numeri attuali confermano come il suo recupero abbia prodotto effetti positivi e concreti, in particolare per i territori attraversati.
Uno degli esempi più significativi riguarda il parco dell’ex miniera di zolfo di Ca’ Bernardi, nel comune di Sassoferrato, dove si è registrato un aumento del 162% dei turisti rispetto al 2019 e una crescita del fatturato compresa tra il 55% e il 65%. Altri dati positivi arrivano dal Museo dei Bronzi Dorati di Pergola, che nel 2024 ha superato i 20.000 biglietti venduti, raddoppiando il numero del 2019. Tra le nuove destinazioni inserite lungo il percorso anche il monastero di Fonte Avellana, nel Comune di Serra Sant’Abbondio, alle pendici del monte Catria.
Il potenziale dei servizi ferroviari a vocazione turistica è confermato da uno studio commissionato dalla Fondazione Fs all’Università Bocconi, che ha rilevato come ogni euro speso dal turista per il biglietto del treno generi altri tre euro di spesa sul territorio, investiti in ricettività, ristorazione, shopping e prodotti locali. A questo si affianca il calcolo di Uniontrasporti, società in house delle Camere di commercio, secondo cui ogni euro investito in infrastrutture produce un ritorno doppio in termini di indotto.
Il progetto si inserisce nel piano infrastrutture Marche 2032 promosso dalla giunta Acquaroli, in fase di approvazione definitiva. In questo contesto, la Regione chiede a Rfi di riattivare ulteriori due tratte ferroviarie: Pergola-Urbino e Fano-Fossombrone, con l’obiettivo di completare un anello ferroviario regionale e valorizzare le aree interne.
Il treno storico ha attratto principalmente viaggiatori marchigiani, ma anche passeggeri provenienti da Emilia-Romagna, Umbria, Abruzzo e Veneto, oltre che da Austria, Francia, Inghilterra e Olanda. I numeri confermano l’interesse crescente per un turismo lento, sostenibile e di prossimità, capace di valorizzare sia il patrimonio ferroviario che quello paesaggistico e culturale.