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“Sarà forse il clima più fresco di Bruxelles o un tardivo ‘addivenire a più miti consigli’, ma prendo atto che l’ex Sindaco di Pesaro ha finalmente mandato in soffitta la folle idea del bypass ferroviario, sposando appieno la linea della Giunta Acquaroli: una nuova linea ferroviaria dedicata all’Alta Velocità e all’Alta Capacità in arretramento rispetto all’attuale, datata 1863.
Le sue dichiarazioni testimoniano questa ‘folgorazione sulla via adriatica’ e consegnano definitivamente alla storia le immagini di un paio di anni fa, che lo ritraevano in uno show poco produttivo impegnato, pennarello alla mano, nel disegnare linee e scarabocchi sulla cartina geografica delle Marche, preannunciando un progetto ‘monstre’ che avrebbe tagliato in due la città di Rossini e a quella di Fano arrecando danni al turismo e alle popolazioni della costa di tutte le Marche.
Fortunatamente già nel 2022 ci eravamo opposti proponendo una rimodulazione del progetto iniziale, puntando sull’arretramento per Pesaro, Fano, Ancona e tutte le Marche fino a San Benedetto del Tronto, proseguendo poi in direzione Lecce. Oggi, quel progetto è in dirittura d’arrivo.
La Giunta Acquaroli ha così salvaguardato i cittadini di Pesaro, Fano e delle Marche da un’operazione di ‘vivisezione urbanistica’ mascherata da bypass, con quartieri squarciati da viadotti, sostenuti da enormi pile che fiancheggiano le case, zone residenziali squassate dallo sferragliare dei treni merci che corrono a 200km/h, per non parlare di stazioni appese per aria come ottovolanti.
Il Governo Meloni, insieme a Ferrovie, ha deciso di pianificare l’Alta Velocità da 300km/h anche per la dorsale adriatica, da Bologna a Lecce, una linea capace di farci arrivare a Milano, partendo da qualsiasi città delle Marche, in poco più di 2 ore. Nello stesso nuovo sedime, inoltre, è prevista l’Alta Capacità, che permetterà di sostenere il traffico merci proveniente dai porti di Gioia Tauro e Taranto senza impattare sulla costa con l’andirivieni di convogli pari a uno ogni 8 minuti.
Invito, infine, l’ex Sindaco di Pesaro, che merita i complimenti per aver cambiato opinione sul bypass, a sostenere, in Italia e in Europa, la linea iniziale del Presidente Acquaroli sull’arretramento per tutta la regione, e contribuire a portare a casa l’unico progetto praticabile per accelerare lo sviluppo infrastrutturale di una regione che l’Europa ha declassato nel 2018 da “sviluppata” a “in transizione”, l’anticamera del sottosviluppo.
Stop agli slogan e alle contrapposizioni da propaganda, le infrastrutture devono unire e non dividere. Le imprese, gli operatori economici del turismo, i cittadini marchigiani, dalla costa all’entroterra, vogliono collegamenti di serie A, alla pari di chi vive e lavora sul versante tirrenico.