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Innovazione tecnologica e monitoraggio avanzato per ridurre gli sprechi idrici e migliorare la gestione delle infrastrutture nei territori colpiti dal sisma.
Un progetto ambizioso finanziato dal programma Next Appennino, con un investimento complessivo di oltre 27 milioni di euro (di cui 20 milioni destinati alle Marche), mira a digitalizzare le infrastrutture idriche nei territori del cratere sismico delle Marche e dell’Abruzzo. L’iniziativa, che coinvolge 84 Comuni, è finalizzata a implementare una rete avanzata di monitoraggio sopra e sotto il suolo, contribuendo alla sostenibilità e alla resilienza del sistema idrico.
Una rete innovativa per il monitoraggio idrico
Il progetto è coordinato dalla Ciip, azienda pubblica responsabile del servizio idrico integrato nell’ATO 5. L’azienda, con esperienza nell’applicazione di tecnologie avanzate nel Piceno, guiderà l’intervento in collaborazione con gli ATO 3 e 4 delle Marche. L’obiettivo principale è affrontare le criticità che il terremoto ha generato, come i danni alle falde acquifere e ai sottoservizi.
La digitalizzazione delle infrastrutture rappresenta una risposta concreta alla crisi climatica e alla crescente scarsità di risorse idriche. L’uso di tecnologie innovative come droni, scanner laser e sistemi GPS di ultima generazione sarà determinante per ridurre le perdite idriche e ottimizzare la gestione delle infrastrutture.
Obiettivi chiave del progetto
L’iniziativa si concentra su due principali direttrici: il miglioramento del servizio idrico e la sua trasformazione digitale. Attraverso rilievi dettagliati, le infrastrutture sensibili e i servizi interrati saranno mappati con precisione. Questo permetterà di realizzare una piattaforma telematica capace di raccogliere e analizzare i dati in tempo reale, fornendo strumenti di allerta precoce e gestione del rischio per le amministrazioni locali e le strutture regionali.
Un investimento strategico per il territorio
Grazie alla sub-misura A1 – Innovazione digitale, il progetto punta a ridurre il divario tecnologico e rafforzare la prevenzione. L’introduzione di queste tecnologie garantirà maggiore efficienza, resilienza e capacità di gestione, oltre a promuovere la sicurezza e la condivisione dei dati. Complessivamente, la misura, un investimento fondamentale per tutelare l’acqua come risorsa preziosa.
Questo intervento rappresenta un esempio concreto di come le difficoltà strutturali possano trasformarsi in opportunità per lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia, con ricadute positive non solo per i territori colpiti dal sisma ma anche per altre aree fragili.