Share This Article
Progetto con Univpm per promuovere il BIM e agevolare la transizione digitale
A partire dal 1° gennaio, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti sono tenuti, in base al nuovo Codice dei Contratti, ad adottare strumenti e metodi di gestione informativa digitale per la progettazione e la realizzazione di opere pubbliche, così come per interventi su costruzioni esistenti, quando l’importo a base di gara supera i 2 milioni di euro. Per prepararsi a questa transizione, la Regione Marche, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura dell’Università Politecnica delle Marche (Univpm), ha sviluppato un progetto focalizzato sulla diffusione del Building Information Modeling (BIM).
Nel corso di un incontro tenutosi presso la Regione, sono stati illustrati i risultati raggiunti, le attività svolte e gli sviluppi futuri di questa iniziativa, nata dalla convenzione sottoscritta tra la Regione Marche e l’Univpm nel 2022. Il progetto si concentra sulla formazione e sensibilizzazione di tecnici e amministratori locali per promuovere l’adozione del BIM, garantendo che gli enti pubblici del territorio possano qualificarsi come stazioni appaltanti digitalizzate.
Tra i partecipanti all’incontro, per l’Università Politecnica delle Marche, erano presenti il prorettore Marco D’Orazio e il professor Berardo Naticchia, affiancati dal segretario generale della Regione Marche, Mario Becchetti, e dalla dirigente del Settore Transizione digitale e Informatica, Serenella Carota.
Collaborazione per agevolare la digitalizzazione
Secondo quanto emerso durante l’incontro, la Regione Marche, in collaborazione con Univpm, sta sviluppando una piattaforma digitale dedicata agli appalti pubblici. Questa piattaforma è progettata per rispondere ai requisiti di legge e per fornire strumenti operativi innovativi ai professionisti del settore, semplificando i processi e riducendo le inefficienze amministrative.
L’assessore regionale alla Digitalizzazione, Andrea Maria Antonini, ha sottolineato l’importanza di intercettare risorse per sostenere la transizione digitale, un passaggio ormai indispensabile. La Regione, infatti, punta a garantire un accesso consapevole e utile alla digitalizzazione, considerando che la partecipazione a gare d’appalto oggi richiede sempre più l’uso corretto di piattaforme digitali.
Risultati dell’Università Politecnica delle Marche nel settore
Il prorettore D’Orazio ha evidenziato i progressi conseguiti dall’Univpm nella gestione digitale dei processi informativi legati agli appalti pubblici. Il professor Naticchia e il suo gruppo di ricerca hanno lavorato intensamente per supportare la transizione digitale, studiando soluzioni che rispondano alle esigenze delle amministrazioni locali e che riducano i rischi di contenziosi legati a carenze informatiche.
Il settore degli appalti, come ricordato, è caratterizzato da complessità giuridiche e amministrative, con frequenti periodi di latenza. Grazie a un lavoro pluriennale, il team di ricerca dell’Univpm ha contribuito alla progettazione di strumenti utili per affrontare queste sfide.
Gli strumenti del progetto BIM
La convenzione tra Regione Marche e Univpm ha portato al rilascio di tre strumenti fondamentali per gli enti pubblici del territorio, conformi all’articolo 1, comma 2, dell’allegato I.9 del nuovo Codice dei Contratti. Ecco i principali risultati:
- Linee Guida per l’adozione del BIM: una serie di documenti tecnici che uniformano e regolano l’utilizzo del BIM nella progettazione, realizzazione e gestione delle opere pubbliche. Queste linee guida rappresentano un punto di riferimento per le stazioni appaltanti del territorio e sono pensate per adattarsi alle esigenze locali.
- Piattaforma informatica BimMa: un sistema di gestione digitale dei dati (Common Data Environment) ospitato sull’infrastruttura regionale MCLOUD. Questo strumento, fornito in modalità SaaS, permette agli enti pubblici e agli operatori del settore di gestire progetti in modo interoperabile e sicuro.
- Formazione e sensibilizzazione: attività mirate a trasferire competenze ai tecnici e agli amministratori, così da garantire un’ampia diffusione delle tecnologie BIM.
Grazie a questa collaborazione, la Regione Marche e Univpm si sono dimostrate pronte ad affrontare le sfide legate alla digitalizzazione degli appalti pubblici, ponendo solide basi per una gestione moderna ed efficiente delle opere pubbliche.